Gli struffoli hanno una storia molto interessante. Alcuni ritengono che siano originari della Grecia e che siano cugini dei famosi “loukoumades“. Anche il loro nome potrebbe avere origini greche: potrebbe derivare dalla parola strongoulos o stroggulos, che significa di forma rotonda.
È interessante notare che gli struffoli sono diventati popolari nel Sud Italia grazie… ai conventi. A Napoli, in particolare, le monache li preparavano per offrirli come dono natalizio a tutte quelle famiglie nobili che, durante l’anno, si erano distinte per il loro senso di carità e pietà.
Antonio Latini, nel XVI secolo, li cita nel suo trattato culinario, anche se li chiama “struffoli alla romana“.
Gli struffoli sono disponibili in molte varietà e ricette, ma quasi tutti i bravi cuochi concordano nel dire che devono essere piccoli, in modo che il miele possa ricoprirli interamente e che raggiungano il giusto punto di dolcezza e squisitezza.
Ingredienti
- Farina 500 g
- Uova 8
- 2 tuorli d’uovo
- burro chiarificato 80 g
- Zucchero ½ cucchiaio.
- miele 250 g
- Buccia di 1 limone grattugiato
- Scorza 3 arance grattugiate
- Canditi di agrumi ca. 150 g
- sale 1 pizzico
- 600 ml di Olio per friggere
Preparazione
Mescolate insieme farina, tuorli, zucchero, burro e scorza di limone fare un impasto bello liscio.
Dividete l’impasto in pezzi e arrotolateli in serpenti di 1/2 cm di spessore. Tagliate le strisce in pezzi lunghi 2 cm e fatene delle palline strofinandole nelle mani.
Friggete le palline in olio caldo per 30-40 secondi fino a doratura, scolate e riponetele su carta da forno.
Scaldate il miele a fuoco basso fino a renderlo liquido, aggiungeteci la scorza d’arancia e la frutta candita, aggiungete infine gli struffoli al miele.
Mescolate bene in modo che il miele ricopra tutti i pezzi. Servite freddo in piccole montagnole (come in foto)